Crescere un cucciolo di Labrador

Crescere un cucciolo di Labrador

 

Contrariamente al suo aspetto, all’energia e l’entusiasmo che mette in ogni cosa che fa, il Labrador è un cucciolo delicato.

Il suo primo anno di vita va gestito con pazienza ed attenzione.

Il nostro cucciolo passera in pochi mesi da 5-6 Kg a 30 Kg. La sua struttura ossea potrebbe non svilupparsi di pari passo con il suo peso corporeo. E’ pertanto fondamentale tenere sotto controllo alimentazione e il movimento del nostro cucciolo per non avere ripercussioni sulla salute del nostro Labrador.

Quello che il cucciolo di Labrador non dice

Alimentazione e struttura ossea

Il Labrador è un cane estremamente vorace. Il cibo è sicuramente al primo posto nella scala gerarchica delle sue priorità. Non gli importa se sia poco o tanto. A volte neanche gli interessa esattamente cosa sia. Se è cibo, il cucciolo di Labrador lo vorrà divorare. Farà qualsiasi cosa abbia capito consentirgli di raggiungere quel piccolo bocconcino.

Un cucciolo di Labrador non vi dirà mai: basta mangiare sono pieno! non troverete mai un avanzo della sua razione di cibo. Se succede possiamo correre dal veterinario, c’è qualcosa che non va. A lui sembrerà sempre di aver mangiato poco. Nell’interesse della sua salute siamo noi a far si che non si appesantisca mai.

L’alimentazione di un cucciolo di Labrador va tenuta sotto controllo.

Il sovrappeso di un cucciolo sollecita eccessivamente le articolazioni creando problemi quando diventerà adulto.

Il cibo dovrà essere di prima qualità per apportare tutte le sostanze necessarie allo sviluppo scheletrico. Nel periodo che porta al compimento del primo anno di vita si possono utilizzare integratori alimentari per aiutare lo sviluppo scheletrico.

Non possiamo fidarci delle quantità indicate nella confezione delle crocchette. Ogni cucciolo ha il suo metabolismo, quindi dobbiamo verificare  se il cucciolo è magro o in sovrappeso e di conseguenza modificare le quantità.

Alimentazione e torsione dello stomaco

Il Labrador fin da cucciolo deve essere abituato a mangiare in maniera educata.

La vista della sua razione manderà il nostro cucciolo di Labrador in uno state di eccitazione, non capisce più niente. Se riesce ad avvicinarsi al cibo lo divorerà, senza masticare. Uno spettacolo inguardabile.

Prima di versare il cibo nella ciotola, il nostro cucciolo deve mettersi seduto ed aspettare il nostro comando per iniziare. Trovare l’autocontrollo in questo momento è importante per iniziare bene. Abituiamo il nostro cucciolo a riprendere fiato. Interrompiamo più volte il suo pasto ogni volta che procede in modo troppo vorace. Possiamo insegnargli un comando, tipo “fermo”.

I pasti per un cucciolo vanno suddivisi in tre volte al giorno fino a sei mesi. Poi possiamo passare a due volte al giorno.

I Cani di taglia media sono sottoposti alla torsione di stomaco. L’educazione nel mangiare e la suddivisione dei pasti nell’arco della giornata evitano il verificarsi di questo evento.

Movimento e struttura ossea

Il movimento per il nostro Labrador come per il padrone è sicuramente salutare. Con un po di buon senso è facile distinguere cosa aiuta a preservare le articolazioni da ciò che le mette a rischio.

Una buon tono muscolare ottenuto da una costante attività fisica protegge le ossa da eccessivi carichi.

Possiamo fare tante girate al guinzaglio. Nuotare in laghi o fiumi è persino raccomandato. Giocare a cercare un oggetto in modo che il cucciolo proceda al trotto. L’addestramento alla cerca del tartufo. Situazioni divertenti che contribuiscono allo sviluppo muscolare del nostro Labrador.

Se lasciamo libero il nostro cucciolo di Labrador di correre e saltare, lui non ci dirà mai. basta sono stanco! Non si fermerà un secondo.

Fino al compimento del primo anno di vita del cucciolo dobbiamo gestire la sua energia e il suo entusiasmo.

Correre e saltare all’mpazzata dietro ad altri cani. Scatti da fermo per recuperare un legno o un sasso lanciato dai padroni. Sono situazioni da evitare.

La displasia dell’anca e del gomito in un Labrador è fortemente influenzate da fattori ambientali quali l’ alimentazione e il movimento.

 

 

 

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